Inauguriamo questa rubrica col nostro Palmi, ma prima spieghiamola bene. Il nostro “5 alto” ha doppia valenza.
La prima: simboleggiare un gesto in passato ordinario, benvoluto, incoraggiato. Un gesto d’intesa tra due giocatori, tra giocatore e allenatore, tra due individui con un obiettivo comune. Un gesto che, ahimè, con le restrizioni della pandemia, è scoraggiato. Speriamo di poter tornare presto a battere 5 a un nostro compagno di squadra, magari dopo un canestro o una buona difesa.
La seconda valenza del “5 alto” e nel format: 5 domande, cinque spunti per scoprire un po’ meglio i nostri Titans, per indagare nella loro voglia di basket e nel loro animo.
Pronti? Cominciamo.
1 – Caro Francesco Palmieri, raccontaci un po’: a 3 mesi da adesso, dove vorresti essere?
In campo. A giocare, magari a segnare. La ripresa del campionato è un desiderio che abbiamo tutti. L’anno scorso siamo stati fermati sul più bello, quando il meccanismo sembrava proprio funzionare bene. Anche quest’anno ci sono ottime premesse, secondo me. Speriamo davvero di poter tornare a giocare al più presto.
2 – Cosa fai adesso nel tempo libero?
Pesi. Studio. Sperando non ci sia un secondo lockdown. La prima passione in ogni caso è sempre il basket.
3 – Qual è il particolare che ritieni di dover migliorare?
Devo metter su fisico. Il tiro da fuori è una soluzione, ma bisogna essere preparati anche quando si va dentro. Reggere i contatti, farsi rispettare.
4 – A chi ti ispiri come giocatore?
Posso scegliere qualsiasi giocatore? Allora dico Kyrie Irving, per palleggio e ballhandling, e più in generale Kevin Durant, il più forte giocatore di uno contro uno del pianeta.
5 – A chi dedicherai il primo canestro quando tornerai in campo?
Penso a me stesso. Per il periodo di stop, per l’impegno e per tutto ciò che può portare un percorso di attesa fino ad arrivare al ritorno alle competizioni ufficiali. Di sicuro sarà una grande emozione.