IL NUOVO ALLENATORE E’ PIERO MILLINA

Il nuovo allenatore della Pallacanestro Titano è Piero Millina. Crediamo che il Coach abbia bisogno di poche presentazioni per il curriculum e per la storia che ha percorso. Ha allenato nelle serie superiori, fino in A, con italiani e americani di prima fascia, per una carriera lunga e brillante.

Non è nuovo all’ambiente sammarinese e alla collaborazione con la Federazione, avendo allenato nella scorsa stagione le formazioni Under 17 Gold e Under 15 Silver ed essendo impegnato in queste settimane con gli allenamenti della Nazionale Under 18 (e conseguente Europeo in Azerbaijan).

 

Coach, innanzitutto benvenuto. Ci può raccontare come è arrivata l’intesa?

“Io ero come sempre alle prese col mio lavoro che riguarda il settore giovanile. Un lavoro che credo stesse soddisfacendo un po’ tutti, perché stiamo cominciando a percorrere i sentieri giusti. Il gruppo dirigente mi ha esposto il pensiero di affidarmi la conduzione della prima squadra e ho accettato. Continuerò col mio lavoro nelle giovanili e avrò la prima squadra”

Cosa pensa della prossima Serie C?

“Difficile fare delle previsioni su questo campionato, non l’ho frequentato e aspettiamo di conoscerlo. Complicato anche designare le ipotetiche favorite, semplicemente perché non conosciamo i budget a disposizione di tutti. Verificheremo col tempo. La nostra squadra? Con Stefano Rossini ho un ottimo rapporto di stima e collaborazione, abbiamo parlato della squadra e dei singoli giocatori. I filmati non raccontano tutto, se si aggiunge l’opinione di chi li allenati naturalmente il quadro è più approfondito”

Quale deve essere l’obiettivo principale del sistema San Marino, al di là della prima squadra?

“Una realtà come la nostra deve lavorare e spingere tanto a livello di settore giovanile. Questo è il nostro ragionamento, mio e di Stefano Rossini. Sulla crescita in altezza di un ragazzo si può far poco, ma su tutto il resto dobbiamo e possiamo essere protagonisti: educazione, modo di stare in campo, capire perché si fanno dei sacrifici e tutto ciò che serve per crescere. La prima squadra deve essere la stella cometa che trascina il movimento, ma le fondamenta devono sempre essere rappresentate da un settore giovanile florido. Vogliamo diventare attrattivi per tutti lavorando in certo modo”

Qual è il basket di Piero Millina?

“Non ce n’è uno specifico. Non ci deve essere una pallacanestro dell’allenatore. Io non chiedo a un giocatore delle cose che piacciono a me ma che non sono nelle sue corde. Sono io che mi adeguo alle sue caratteristiche cercando di legarle a quelle degli altri. È chiaro, tra le altre cose mi piacerebbe veder correre e aggredire la palla. Odio le squadre che giocano solo pick and roll e credo che il tiro da tre sia importante ma stia rovinando la pallacanestro come gioco di squadra. In definitiva, credo che le squadre debbano naturalmente avere un equilibrio tra ciò che succede in attacco e in difesa”

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